Un conto deposito vincolato è uno strumento d’investimento che permette di depositare una certa somma di denaro per un periodo di tempo determinato, al fine di farvi maturare degli interessi.
La differenza tra un conto deposito vincolato e uno non vincolato, detto anche libero, sta nel fatto che, nel primo caso, il denaro depositato non può essere toccato fino alla scadenza del termine pattuito alla sottoscrizione. Il conto deposito libero, invece, non è legato a una scadenza e il denaro può essere prelevato in qualsiasi momento senza incorrere in penali.
Per il conto deposito vincolato solitamente la banca prevede infatti delle penali, nel caso in cui i termini temporali definiti all’apertura non vengano rispettati. Queste solitamente consistono nella riduzione degli interessi previsti come remunerazione del conto.
Tutti i conti deposito, vincolati e non, sono soggetti a un’imposta di bollo attualmente pari allo 0,2%, da calcolare sulle somme depositate. Inoltre gli interessi maturati sul conto di deposito sono soggetti alla ritenuta fiscale.
Un conto deposito vincolato è adatto ai risparmiatori che cercano un investimento sicuro, senza preoccupazioni di alcun tipo, comprese quelle di tipo gestionale. Il conto di deposito vincolato può essere preso in considerazione da chi è indeciso tra altre forme di investimento molto differenti tra loro, come le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni d’investimento e così via.
Se invece si è indecisi tra l’investimento in un conto deposito libero o un conto deposito vincolato, il secondo è consigliabile quando si ricercano rendimenti più elevati e si è disposti a sottostare a limiti temporali, traducibili nell’impossibilità di sbloccare il denaro fino alla data di scadenza pattuita, salvo determinate eccezioni concesse dai singoli istituti di credito, come fa Contoforte per i vincoli con scadenze uguali o superiori a un anno.
Il rischio di un conto deposito vincolato è quello di non maturare affatto interessi attivi o di vederli ridotti nel momento in cui si abbia la necessità di prelevare anticipatamente il denaro dal conto rispetto a quanto pattuito. La riduzione o l’annullamento degli interessi rappresenta infatti la penale da pagare nel caso in cui non si rispetti la scadenza stabilita alla sottoscrizione.
Oltre a questo, non ci sono ulteriori rischi. Se la banca non dovesse più essere in grado di restituire il denaro vincolato dal cliente, in Italia è attivo il Fondo Interbancario di tutela dei depositi, a cui tutte le banche devono obbligatoriamente aderire a partire dal 2011. In pratica, se la banca presso cui si è aperto il conto deposito dovesse fallire, il Fondo interverrebbe per ripagare i depositanti, fino ad arrivare al tetto massimo di 100.000 euro per ciascun intestatario.
Per qualsiasi dubbio puoi contatta il servizio clienti Contoforte in ogni momento a questa pagina.
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