Uno dei principali aspetti da
tenere in considerazione nella scelta di un conto deposito è il rendimento garantito,
ossia la remunerazione offerta dal conto, al netto delle tasse e delle spese
sostenute.
Il rendimento
effettivo,
quindi, non equivale semplicemente
al tasso di interesse riconosciuto sul conto deposito, ma è il risultato di diversi elementi da
considerare attentamente. I tassi offerti dalle banche, per esempio,
solitamente sono al lordo della tassazione, ossia della ritenuta di acconto
(attualmente pari al 26%)
sugli interessi maturati.
Per determinare quindi
il rendimento reale,
oltre a valutare i tassi di interesse al netto della ritenuta, bisogna
considerare anche le spese
di gestione e l’imposta di bollo applicate sul conto deposito.
Con
Contoforte, invece, non sono
previste spese di gestione.
Il tasso di interesse offerto, e di conseguenza il
rendimento ottenuto, è noto
al momento della sottoscrizione e varia a seconda che si scelga di
depositare i propri risparmi sulla parte libera del conto deposito o di
attivare uno o più vincoli. Questi ultimi risultano più remunerativi perché offrono tassi di interesse più alti
del tasso offerto sulle giacenze libere e, inoltre, il tasso d’interesse sarà
tanto più alto quanto la durata del vincolo sarà più lunga.
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